domenica 12 gennaio 2020

Una vampata d'amore (Gycklarnas afton, I. Bergman, 1953)

Bergman che riflette sulla vita come rappresentazione (il circo, il teatro), su scena e retroscena, su paura e desiderio, forse anche sulle finzioni della società borghese. Non avevo mai visto Una vampata d'amore (meglio il titolo originale: "Sera di un saltimbanco") (1953) e mi è piaciuto davvero molto. Fotografia fortemente espressionista, i toni esistenzialisti che torneranno nel Settimo Sigillo, recitazione d'alta scuola. Solo gli sguardi di Harriet Andersson (sì, la protagonista di Monica e il desiderio) valgono il prezzo del biglietto. Una sinfonia in minore. Una meraviglia!

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