domenica 12 gennaio 2020

Magic in the Moonlight (W. Allen, 2014)

Allen gioca a mischiare le carte, come un consumato prestidigitatore, e architetta una gran storia, che affronta con (apparente) leggerezza temi giganteschi. L’ambientazione, alla vigilia del 1929, in Europa, non è affatto casuale. Una parabola, un’operetta morale, senza verdetto, su scienza e fede, ragione e sentimento, filosofia e prassi, nella migliore tradizione ebraico-newyorkese. Forse, oggi, lo può girare solo lui un film così. Uno dei migliori della fase più recente del regista. All'inizio ti diverti, ma a film finito cominciano a banchettare gli spiriti. E non c'è verso di farli smettere.

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