lunedì 8 giugno 2015

Stato di minorità (D. Giglioli, 2015)

Una riflessione sulla paralisi del "politico", ma anche sugli inciampi di ciò che nel mondo anglofono e nelle scienze sociali viene definita "agency"; una riflessione che, pur articolata ed esigente, davvero apre molte radure di respiro, di luce, di senso, per leggere la complessa realtà di oggi, dopo la modernità, in modo più consapevole. Non ci sono molte spiegazioni, e mancano del tutto, in modo programmatico, delle soluzioni. Ma un libro utile sui dispositivi e le posture della contemporaneità. Da mettere nei preferiti.

La scheda del libro

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