domenica 25 luglio 2010

Trilogia della città di K.

La trilogia di Agota Kristof, scrittrice ungherese, ma svizzera d'adozione, è - in una parola - un capolavoro. I tre episodi sono scritti in un modo unico e perfetto: una prosa meccanica, secca, insesorabile; un ansioso presente che spiazza il lettore, il quale si trova suo malgrado a vivere in prima persona le vicende d'una storia, solo apparentemente lontana nella geografia e nel tempo d'un Est Europa che non c'è più, e che in realtà allude a tòpoi universali. Il racconto non è mai banale, è ricco di colpi di scena, e non risparmia colpi allo stomaco e crudezze (la guerra, il sesso, la morte, le violenze d'ogni tipo) talvolta insopportabili. Leggendo le pagine del libro si ha come l'impressione d'essere entrati in un mondo privatissimo, tragico ed estremo, in cui tuttavia non manca mai un'impassibile e sorprendente tensione morale, e l'intelligenza del dolore. Il libro, che coincide - di fatto - con i quaderni scritti dal (dai?) protagonista, a partire dalla propria infanzia fino alla morte, è in definitiva il documento d'una esistenza, che ha una forza pedagogica tale d'arrivare alla (auto)distruzione. Un libro che non può lasciare indifferenti per stile e contenuti.


Agota Kristof (1986, 1988, 1991), Trilogia della città di K.: Il grande quaderno. La prova. La terza menzogna, trad. it. Einaudi, Torino, 2000.

3 commenti:

  1. Libro letto circa un anno fa....affasscinante, interessante e allo stesso tempo difficile per alcune immagini che evoca e che ti perseguitano per mesi..

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  2. Ho appena terminato la lettura della Trilogia della città di K e mi sento di condividere la recensione di Alberto che lo sintetizza come capolavoro. Un libro "nero" dal ritmo asfissiante. Apparentemente glaciale eppure rovente. Nella città di K si consuma la vita sperimentandone la sua mancanza di senso. Tutti i personaggi della città di K. sono degli eroi tragici che si dibattono contro il destino. Un destino che li vuole soccombenti e al quale sanno sin da subito di non potersi sottrarre. Un libro che non si può non leggere!

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  3. Sono contento che ti sia piaciuto. Dunque, un buon consiglio per gli acquisti... A sua volta, mi era stato consigliato da un'amica, che la sa lunga.... Una prosa e una storia come questa non si dimenticano più!

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