lunedì 15 gennaio 2018

Rest (C. Gainsbourg, 2017)

Ascoltare il cinema che s'ibrida con la popular music è quasi sempre un'esperienza interessante. Non fa eccezione questo nuovo lavoro di Charlotte Gainsbourg, intitolato Rest, in cui alcuni stilemi della musica anni Settanta vengono riletti e digeriti con l'algoritmica sensibilità degli anni dieci. Si sente molto la produzione targata Daft Punk, che però si combina in modo sorprendentemente efficace con la voce della Gainsbourg, la quale, seppur connotata da una consistenza fantasmatica (e non è un limite), riesce a trasmettere buone vibrazioni e una certa originale inquietudine. Dietro le quinte, irriconoscibile, c'è anche il vecchio Paul McCartney, la cui Songbird in a Cage viene qui sezionata e ricucita al sintetizzatore come una sorta di Frankenstein post-vintage. L'impressione complessiva è di un lavoro molto ben concepito, realizzato, e interpretato. Ascoltare per credere.

Nessun commento:

Posta un commento