Filmazzo di Montero Bianchi, il cui modello di riferimento è palesemente Mario Bava. E' fatto molto bene da un punto di vista tecnico; ma l'eleganza pop di Bava è inarrivabile. Dialoghi al limite del ridicolo, infarciti di qualunquismo, stereotipi e luoghi comuni. Omissivo in merito a nomi, contesti, luoghi, ruoli, politica, ecc. Questa, probabilmente, una delle ragioni del successo all'estero del film. Dove Montero Bianchi, invece, è imbattibile, è nel tirar fuori i pruriti della borghesia italiana degli anni Settanta. Naturalmente, come è suo costume, non ci vengono risparmiate le grazie (in tutte le "salse") delle vittime del maniaco. In questo senso, è obbligatorio vedere la versione uncut del film. Decisamente volgare, ma val bene una (s)vista.
Rivelazioni di un Maniaco Sessuale al Capo della Squadra Mobile (titoli di testa)
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